Alcune storie a
fumetti di ambientazione processuale, trovate su Internet durante la preparazione della mostra
GIUSTIZIA A STRISCE, non hanno potuto essere schedate per mancato reperimento
del materiale. La biblioteca della Fondazione Montalbano è molto ricca, ma
naturalmente non può contenere tutto lo scibile fumettistico.
Così, di questa
storia, siamo in grado di offrire solo la copertina.
Lo facciamo ora
sull’onda di varie suggestioni.
Su un sito amico è
stato ricordato ieri, tra i commenti, il romanzo TRISTE, SOLITARIO Y FINAL di Osvaldo
Soriano, che qui mostriamo nella sua edizione italiana del 1974.
Nella quarta di copertina
si cita, tra le fonti di ispirazione del romanzo, anche il “fumettismo”, che non
sappiamo bene cosa sia, ma che viene curiosamente evocato in un romanzo del
tutto privo di illustrazioni (insomma un “novel” senza “graphic”).
“Stanlio e Ollio” è
anche il titolo di un bel dipinto ad olio di Bruno Zanichelli, esibito anni fa
alla Galleria d’Arte moderna e contemporanea di Bergamo nella mostra IN FUMO – ARTE,
FUMETTO E COMUNICAZIONE, il cui catalogo, edito da Lubrina, è un libro delizioso
che forse si può ancora trovare nel circuito collezionistico.
Tra i cortometraggi
della premiata coppia Laurel & Hardy, “Do detective think”, del 1927,
presenta, nella parte di un giudice, James Finlayson, il grande caratterista omaggiato
anche da Jack Kirby, l’artista cui
abbiamo dedicato già un post.
Sul rapporto tra
L&H e i fumetti, occorre dar conto di una leggenda che liquidiamo
riportando le parole del super esperto Claudio Bertieri:
Tornando al fumetto
di cui abbiamo mostrato la copertina, invitiamo chi lo conosca (o anche l’amico
che lo offre in vendita su ebay, e quindi lo detiene nei suoi forzieri) a dirci
qualcosa su trama, autori ecc. E’ comunque verosimile che la storia non offra molte
possibilità di approfondire lo studio dei rapporti tra Giustizia & Fumetti,
ma sfrutti esclusivamente l’effetto comico che hanno certe situazioni quando
vengono portate all'attenzione di un giudice. Insomma, quell’effetto che può dare origine a
vignette come questa: