sabato 18 luglio 2015

ASSEGNATO IL PREMIO FRANCO FOSSATI 2015

Il catalogo della mostra GIUSTIZIA A STRISCE era candidato al Premio Franco Fossati per la saggistica sul fumetto; ma, poiché il premio ieri è stato attribuito al volume RINO ALBERTARELLI, ci sembra giusto mostrare rispetto ed ammirazione, in spirito alla De Coubertin, per i rivali vincitori.




Complimenti quindi a Silvio Costa, Paolo Gallinari, Luigi Marcianò e Luciano Tamagnini, curatori del volume edito dall’ANAFI.

Rino Albertarelli iniziò a disegnare fumetti nell’anteguerra, e dunque non è notissimo a lettori “moderni”; ma chi leggeva Tex o Zagor negli anni Settanta, ricorderà l’improvviso apparire, sulla quarta di copertina degli albi, di una strana pubblicità: questa.



Al di là dell’interessante discorso sul western della realtà contrapposto a quello della fantasia, l’interesse della operazione fu nella pubblicazione, da parte della Bonelli, di volumi molto più ambiziosi rispetto ai soliti albi da edicola; e nel ritorno al fumetto di Albertarelli, appunto, che dopo la guerra si era dedicato quasi solo alla illustrazione. La collana “i protagonisti” fu il suo ultimo lavoro.
Nel 1991, alcune delle sue migliori illustrazioni western furono raccolte in un bel volume: KIT CARSON E DINTORNI. IL WEST DI RINO ALBERTARELLI, a cura di Andrea Bosco, con una toccante introduzione di Sergio Bonelli. 



Ne riproduciamo una immagine, intitolata “Esecuzione avvenuta”.


Nella didascalia si afferma che <<La legge veniva sbrigata frettolosamente>>, in quanto, nel Lontano Ovest, <<non esisteva per miglia né uno sceriffo, né un giudice>>.
In realtà, come abbiamo detto anche nel post precedente, e come si spiega nel Catalogo della mostra “Giustizia a strisce”, non è che la presenza dei giudici cambiasse molto le cose, circa i risultati dei processi. Ma questo è quanto raccontano film e fumetti; un serio studio sull’amministrazione della giustizia in quei territori, non ci risulta pubblicato, almeno in lingua italiana.




Il Premio Franco Fossati è assegnato dall’omonima Fondazione; per informazioni in merito, e per la lista dei candidati di quest’anno, vedi qui:

2 commenti:

  1. Beh il tuo lavoro però è senz'altro più originale!

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    1. Dal punto di vista tipografico, non c'è paragone. GIUSTIZIA A STRISCE è in bianco e nero, il volume dell'ANAFI è a colori, più grande, molto ben impaginato, una vera festa per gli occhi, con tantissime immagini non solo tratte dalla produzione fumettistica di Albertarelli, ma da ogni lato della sua multiforme attività artistica, compresa l'illustrazione di testi scolastici.
      Sui saggi non saprei, non li ho ancora letti.
      Certo, ci sono autori su cui si continua a scrivere, ed altri di cui non si sa nulla.

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