L’interesse dell’Università
per il mondo del fumetto non è recente; ricordiamo che il primo Salone del
Fumetto, tenuto a Bordighera nel 1965 ma subito dopo trasmigrato a Lucca, ove
si svolge tuttora, ebbe tra i suoi organizzatori l’Istituto di pedagogia
dell’Università di Roma.
Più raro il
coinvolgimento delle facoltà (ora Dipartimenti) di Giurisprudenza; e dunque
siamo davvero lieti dell’interesse che l’Università di Foggia ha manifestato
verso il progetto GIUSTIZIA A STRISCE.
La mostra su Giudici
& fumetti, nata presso il Tribunale di Catania, è, da venerdì 18/9/2015, e per
tre settimane, ospitata nei corridoi del Dipartimento di giurisprudenza, ove
può essere visitata gratuitamente.
Il catalogo è acquistabile
presso la fumetteria FUMETTOSMANIA.
Durante la conferenza di
presentazione, dopo il saluto del Magnifico Rettore, il professor Gianpaolo
Ruotolo, infaticabile promotore della manifestazione, ha divertito gli ospiti immaginando
come il diritto internazionale potrebbe considerare gli stati immaginari del
mondo dei fumetti Marvel, tra cui il regno di Wakanda, mostrando immagini come
questa qui sotto.
Anna Maria Campanale, docente
di filosofia del diritto, ha dottamente mescolato alcune immagini a fumetti presenti
in mostra, con rappresentazioni della Giustizia tratte da libri antichi,
dipinti e sculture.
Così, dopo aver mostrato
i simboli della giustizia, ad esempio, tratti dal frontespizio degli “Elementi
di diritto criminale”, un volume di Filippo Maria Renazzi del 1794, la docente
ha proiettato una splendida vignetta tratta dalle strisce del giudice Morris:
Insomma, sacro e profano
mescolati insieme, senza alcuna barriera tra cultura “alta” e “bassa” (ammesso
che tali distinzioni esistano o abbiano un senso).
Infaticabile l’opera
dell’artista foggiana Rosanna Giampaolo, dell'associazione "Teatro del pollaio", che dopo la copertina del catalogo ha
curato anche l’allestimento; meritorio
l’intervento del disegnatore Mario Milano, che come artista di Tex ha ammesso di non essersi mai
trovato a disegnare un giudice (nonostante da ultimo i magistrati siano
ospiti fissi della serie, come abbiamo già segnalato qui), ed ha spiegato al pubblico come farebbe se la sceneggiatura
glie lo imponesse.
Ai timidissimi studenti
foggiani che, all’inizio del dibattito, si sono precipitati fuori dall’aula
temendo forse di essere interrogati, ricordiamo che su questo blog è possibile
svolgere domande e interventi anche in forma anonima.
I link:
Qui si fa sul serio, bravo Francesco.
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