Iniziare una storia di supereroi con
una scena giudiziaria ha sempre il suo fascino. Infatti ci si sono cimentati in
tanti.
Qui sotto un esempio disegnato nel
1976 da Sal Buscema sulla serie dei Difensori:
Qui un altro italoamericano: Carmine Infantino, sulla serie Nova:
Ma la più bella, scelta per comparire
sul catalogo della mostra GIUSTIZIA A STRISCE, è questa qui, opera di John
Buscema.
I Fantastici Quattro
vengono rilasciati su cauzione; Reed Richards, capo del gruppo e a quanto pare
anche tesoriere, firma un assegno; una
sorta di cancelliere prepara una ricevuta con un aggeggio che sembra sin troppo
tecnologico per lo scopo; il giudice, come al solito, finge di leggere una
carta mentre pensa al football, o all’amante, o alle corse dei cani.
Tre autori italoamericani, ma su uno
c’è un piccolo mistero: di dove era veramente originario John Buscema, definito
“Il Michelangelo dei fumetti”?
Tutte le biografie disponibili lo
indicano come nato a New York nel 1927, e morto nel 2002.
Ma, in alcuni siti basati in
provincia di Ragusa, il Nostro viene definito “grande fumettista pozzallese, newyorkese
d’adozione”.
Nella pagina italiana di Wikipedia,
si legge: <<John Buscema era molto legato all'Italia (i suoi genitori
erano nativi della Sicilia) e periodicamente si stabiliva presso parenti nel
piccolo paese di Pozzallo, in provincia di Ragusa>>.
Ora Pozzallo è un piccolo comune sulla costa, negli ultimi anni noto anche per i tanti sbarchi di carrette del mare che
trasportano migranti; ma perché vantarsi di aver dato origine al Nostro?
Sempre
sulla pagina italiana della nota enciclopedia si legge che John Buscema all'anagrafe si chiamava in realtà Giovanni Natale Buscema, mentre la pagina in
inglese, alla stessa voce, afferma che questo era il nome di nascita (lasciando
intendere che potrebbe averlo cambiato all’anagrafe, come fece un certo Jacob Kurtzberg) e non vi è alcun riferimento alla cittadina ragusana.
Esiste una rivendicazione pozzallese
in merito alle origini del “Michelangelo dei fumetti”? E se sì, come mai il
locale Comune non ha mai assunto iniziative per ricordare l’artista, cercare
contatti con la famiglia americana, dedicargli una via, un monumento, una
biblioteca?
Più in generale, e visto che vi sono
stati moltissimi fumettisti italoamericani, qual era il rapporto di costoro con
la patria di origine?
Due di essi nacquero effettivamente
in Italia: Joe Orlando a Bari, nel 1927; Vince Colletta a Casteldaccia,
provincia di Palermo, nel 1923. Quanto a quest’ultimo, nel volume “The Thin
Black Line – Perspectives on Vince Colletta”, inedito in Italia, si afferma che
discendeva realmente da una famiglia mafiosa, e che atteggiamento da boss fu
mantenuto anche negli States, durante la sua lunga e controversa carriera come
disegnatore e inchiostratore.
In attesa di uno studio completo
sugli autori italoamericani e sui loro rapporto con la patria di origine,
concludiamo segnalando un bel sito internet americano, che rappresenta molte
scene processuali tratte da fumetti di supereroi, e nel quale è riprodotta,
in originale, anche la tavola di John Buscema da cui siamo partiti:
Nova, Defenders, Fantastic Four: copyright Marvel Comics
La cosa interessante è che, confrontando il testo italiano con quello inglese (mi riferisco alla splash-page di Jon Buscema) si notano un sacco di imprecisioni nella traduzione.
RispondiEliminaDedicheremo un prossimo post alla questione delle traduzioni. Ma prima ci sarà la seconda puntata della rubrica sui giudici - scrittori
RispondiEliminaL'elenco sarebbe lunghissimo, Infantino, Giacoia, Mortellaro, Andriola, Frazetta...non ho capito se il legame con l'argomento giustizia voglia suggerire una consuetidine con i tribunali da parte dei nostri artisti italoamericani.
RispondiEliminaIpotesi suggestiva; qualcuno disse, a proposito della emigrazione italiana, che abbiamo mandato dei mafiosi in giro per il mondo. Ma in questo caso il legame dei due concetti è solo occasionale. Siamo partiti da una scena giudiziaria di John Buscema, che ci dà l'aggancio al tema di questo blog, per poi parlare un po' più liberamente degli autori italoamericani in generale. Il legame tra gli argomenti è anche di tipo "ideale", nel senso che sul fumetto si possono fare molti tipi di ricerche. Quello sulla giustizia, culminato nella mostra GIUSTIZIA A STRISCE, aggrega dati tutto sommati già noti, ad un tema poco battuto. Lo stesso si potrebbe fare per una eventuale ricerca sugli autori italoamericani. La ricerca non dovrebbe limitarsi ad un elenco-censimento, ma semmai a rintracciare i legami tra questi autori e l'Italia (o l'italianità).
RispondiEliminaUn esempio: molti autori di fumetti erano ebrei, tra questi Siegel e Shuster creatori di Superman, e molto si è scritto sull'ebraismo dei fumetti e sui significati religiosi del Superuomo originario, da cui discendono molti altri personaggi in costume. Si potrebbero fare ricerche simili anche partendo dall'origine geografica di altri autori?
Articolo veramente interessante!
RispondiEliminaOttimi spunti per la ricerca, anche se di difficile realizzazione!
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RispondiEliminaHanno pubblicato un articolo che approfondisce le origini pozzallesi di John Buscema raccontato da una nipote:
RispondiEliminahttp://www.freetimemagazine.it/wp-content/uploads/2017/03/freetime-58-web-97.jpg