È terminata da poco la sesta
edizione di ETNACOMICS, manifestazione un tempo dedicata al fumetto, poi
divenuta anche “Festival della cultura pop”.
Se gli organizzatori gongolano per i
biglietti venduti, non tutti gli appassionati di fumetto “puro” sono contenti.
Cosa avrà a che fare col fumetto, inteso come forma narrativa, quel mondo di
ragazzini in costume, di appassionati di videogiochi, di gente pronta a
comperare il modellino di un’astronave ma incapace di leggere una storia?
Il fatto è che tutto ciò costituisce
appunto cultura pop.
Una volta ad essere definita pop era solo la
musica.
Ma poi un certo Roy Lichtenstein
prese a dipingere quadri che si ispiravano ai fumetti e nacque la Pop Art.
Era una cosa serissima la filosofia,
ma oggi abbiamo il festival di Pop-sophia.
Oppure questo libro, che introduce
la filosofia attraverso la cultura pop.
I rimandi al fumetto, quando c’è di
mezzo la cultura pop, non mancano mai; infatti la copertina del libro richiama
il gesto iconico di tale Clark Kent, quando si trasforma in Superman.
Anche il diritto diventa pop quando,
in Italia, i testimoni si rivolgono al giudice dicendo “Vostro Onore” perché
imbevuti di telefilm americani, dal classico Perry Mason ai suoi epigoni contemporanei.
È pop la giustizia mostrata in film
come questi, che certo non intendevano mostrare l’aspetto serioso della legge.
Insomma, il pop va alla grandissima
in questo momento storico; ma non è poi una grande novità.
Sin da quando è nata la cultura di
massa, i suoi nuovi linguaggi (fumetti, cinema, grafica pubblicitaria) si sono
ibridati tra di loro ed hanno contaminato i linguaggi classici, come la
letteratura, la pittura, il teatro.
Prendiamo un personaggio dei fumetti
nato addirittura nel 1913, oltre cento anni fa: Arcibaldo e Petronilla (in
America, Jiggs and Maggie).
Protagonisti di una serie di tavole
domenicali sui giornali quotidiani (in realtà la serie si intitolava Bringing Up Father), i due simpatici
personaggi trasmigrano ben presto in teatro, al cinema, alla radio; già nei
primi anni Dieci, il successo popolare di un personaggio impone una transumanza
da un linguaggio all’altro. E’ lo schema della cultura pop. Anche se all’epoca
non lo sapevano ancora.
E finanche in Italia, dove il
personaggio non ha avuto il successo degli Stati Uniti, ecco un prodotto
derivato: uno spartito musicale con il nostro Arcibaldo, datato 1940.
In una storia pubblicata sulla
rivista Eureka in anni lontani, anche
Arcibaldo, come quasi tutti i personaggi dei fumetti, finisce davanti al
giudice. La vicenda è risolta però in un’unica vignetta, e del prode magistrato
vediamo si è no la nuca, senza particolari approfondimenti giuridici.
Molto più interessante, sotto il
profilo che ci interessa in questo blog, doveva essere il film Jiggs and Maggie in Court, del 1948, mai distribuito da noi e
difficile da reperire anche via Internet. Qui si vede solo il trailer:
Nel film comparve l’autore del
fumetto, George McManus, as himself; la parte di Arcibaldo è sostenuta dall’attore
Joe Yule, sconosciuto da noi, padre di Mickey Rooney.
Insomma, è da molti anni che si
fanno film tratti da personaggi dei fumetti, anche se tanti pensano che la moda
sia iniziata negli ultimi anni con i film dei supereroi.
Tutto ciò è molto Pop, ma la
questione l’abbiamo solo sfiorata e dovremo certamente tornarci su una volta o
l’altra.
E' vero, si sono dimenticati tutti dei primi personaggi dei fumetti ma certe cose le hanno inventate i loro autori.
RispondiEliminaGran bella serie "Bringing Up Father", purtroppo è stata chiusa il 28 maggio 2000 ...
Benvenuto a bordo, mr. Moeri. Se l'argomento interessa, torneremo senz'altro a parlare di personaggi del fumetto "antico", sempre cercando di esaminarli attraverso l'ottica particolare del tema giudiziario. Del resto, nel catalogo della mostra GIUSTIZIA A STRISCE, il primo personaggio menzionato, "Judge Rummy", è una creazione degli anni Dieci, non menzionata in nessuna enciclopedia del fumetto realizzata in Italia (però alcuni cortometraggi animati si trovano su youtube)
EliminaMolto "Bringing Up Father" (sia comic books che strips) si può leggere su Comicbookplus.
RispondiEliminaAndando fuori tema, forse conoscete questo breve filmato di "Gertie" (1914) che Windsor Mc Kay proiettava se non sbaglio durante i vaudeville.
https://www.youtube.com/watch?v=TGXC8gXOPoU
L'introduzione, in cui un gruppo di amici tra cui Mc Cay e Mc Manus, fingono di osservare un dinosauro al museo durante un viaggio di piacere è molto interessante.
Al minuto 2.40 McCay scommette con McManus (una cena al ristorante) che riuscirà a disegnare e rendere "vivo" un dinosauro, ed ecco che nasce "Gertie". Guardate se McManus non sembra Arcibaldo!
Quanto mi piacerebbe essere in quel ristorante, ospite di Geo/Arcibaldo!
Giustizia a strisce, ti ho mandato una mail... :)
boh
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