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È da qualche giorno in programmazione, nei cinema, il
film di animazione Angry Birds,
produzione finlandese-americana da cui prendiamo spunto perché contiene una
divertente sequenza processuale.
Quello riprodotto qui sopra è un giudice-gufo, che
nell’originale si chiama Judge Peckinpah
e che viene presentato come personaggio tronfio e vanitoso, tanto da camminare
sulle spalle di un altro uccello per sembrare più alto, nascondendo il trucco
sotto la toga.
Per di più il Nostro è anche un perfetto idiota, perché
quando l’isola degli uccelli viene invasa da una tribù di strani maialini
verdi, che fingono di venire in pace, il giudice ignora ostentatamente il
pericolo, mentre solo Red, l’uccello
precedentemente condannato, capisce ciò che sta accadendo e cerca di
organizzare la resistenza.
Perché, ancora una volta, il giudice è rappresentato come
un gufo? Abbiamo già detto, in un paio di post di questo blog (e precisamente
qui e qui) che, nei fumetti Disney,
l’uccello notturno appare numerosissime volte. Eccone alcuni esempi, per lo più
tratti dalla produzione italiana:
©Disney
Ma che il giudice fosse come un gufo, lo aveva sostenuto
anche una poetessa americana dell’Ottocento, ben prima che i fumetti fossero
inventati.
Naturalmente si può inserire un gufo in un fumetto senza
tirare in ballo giudici o avvocati; ecco qui una pagina tratta da La profezia dell’armadillo, l’opera che
ha rivelato al mondo il genio di Michele Rech, in arte “Zerocalcare”.
© Michele Rech
Il gufo, storicamente, rappresenta la saggezza, ma è anche simbolo di misteri esoterici; in questo senso, nella “Iconologia” di Filippo Pistrucci, del 1819, compare con questa immagine nel capitolo su “Astrologia e superstizione”.
E concludiamo tornando al fumetto, con una carrellata di
comic book cover, tutte simpaticamente gufesche, anche senza tirare in ballo le
aule di giustizia.
©Marvel
©DC
La civetta e anche il gufo erano animali considerati sacri nel culto di Atena - Minerva, da della saggezza. Secondo me erano considerati magici perché vedono nell'oscurità, quindi sono " chiaroveggenti"
RispondiEliminaMa allora l'abbinamento con il giudice è fuori luogo, visto che, in genere, i giudici sono proprio quelli che non capiscono nulla (vedi film citato nel post...)
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