La scena processuale qui riprodotta è
tratta dal libro a fumetti “Vita e morte del brigante Bobini detto Gnicche”,
edito dalla casa editrice Lato Side nel
1980. Il libro oggi è di difficile reperibilità anche sul mercato del
collezionismo, ma è decisamente interessante per chi abbia voglia di andare a
caccia di cose vecchie, rare e curiose.
Sotto il profilo editoriale, si tratta di
un graphic novel ante litteram,
pubblicato da una casa editrice non specializzata, in una collana per lo più
dedicata alla musica, e in anni in cui i libri a fumetti con creazioni
originali (cioè non ristampe di opere già apparse in riviste o periodici, o con
personaggi già noti) erano decisamente merce rara.
Dal punto di vista degli autori, ai testi
troviamo il cantautore-poeta Francesco Guccini, nell’unico volume originale che
lo accredita come sceneggiatore. In precedenza era apparsa in libro la raccolta
“Storie dello spazio profondo”, con disegni di Bonvi, ma si trattava di
ristampe di storie già edite sulla rivista “Psyco”; altre sue creazioni
fumettistiche erano rimaste confinate alle riviste-contenitore o addirittura
anonime, come le collaborazioni ai testi delle Sturmtruppen di Bonvi e dello Sconosciuto
di Magnus.
Ai disegni troviamo il veronese Francesco
Rubino, già collaboratore di Milo Manara quando questi, a inizio carriera,
disegnava Jolanda de Almaviva.
Rubino, all’epoca ancora in cerca di un segno grafico personale, in seguito
pubblicò, come autore unico, varie storie su riviste italiane (“Corto Maltese”)
e francesi (“A suivre”), per poi dedicarsi alla scenografia teatrale e, da
ultimo, alla scultura (due sue realizzazioni sono ora esposte all’Expo di
Milano).
Francesco Guccini parlò molto di
quest’opera in una intervista apparsa nel 1984 sul n. 21 della fanzine “Fumo di
china” (da non confondere con la omonima rivista ora in edicola, che ha
ricominciato la numerazione dal n. 1 nel 1990). Spiegò, tra l’altro, che la
storia avrebbe dovuto essere l’inizio di un ciclo sui briganti (fenomeno che in
genere si associa al Sud Italia ed alla questione meridionale, mentre il Bobini
operò in Toscana); e che, nello sceneggiarla, aveva perseguito un rigoroso
realismo, tanto da chiedere al disegnatore di documentarsi affinché le pistole
mostrate nelle mani dei Carabinieri fossero le “Glisenti” realmente in
dotazione.
Rubino invece non aveva mai raccontato,
in interviste o interventi pubblici, il suo lavoro con Guccini. Contattato
appositamente per la redazione di questo post, ha ricordato che la
collaborazione con il cantautore fu “fantastica”; che l’opera richiese tre anni
di lavoro; che Hugo Pratt, il creatore del personaggio Corto Maltese, vide il libro e criticò la sceneggiatura di Guccini,
preannunciando l’intenzione di scrivere a sua volta una storia sui briganti;
progetto che poi non andò mai in porto.
Soprattutto, ha chiarito che la struttura
originaria della storia prevedeva tre strisce per tavola, e fu mutilata dalla
redazione della Lato Side, che la adattò al formato tascabile con un
rimontaggio spesso arbitrario.
Grazie alla gentilissima collaborazione
del Maestro Rubino, siamo in grado di mostrare la tavola originale con la scena
processuale, così come disegnata dall’artista, e la sceneggiatura di Guccini
relativa alla stessa pagina.
Crediamo sia la prima volta che il modo di
lavorare del Guccini sceneggiatore è reso noto pubblicamente, con tanto di disegnino finalizzato a dare, al
disegnatore, una idea del layout
della pagina.
Possiamo notare che lo sceneggiatore
chiede al disegnatore di mostrare un “giudice che sta pronunciando un’infuocata
arringa” (e dunque, in realtà, un pubblico ministero, che volendo essere
pignoli pronuncia una “requisitoria”). Alle spalle, lo scrittore chiede che sia
visibile la scritta “La legge è uguale per tutti”; e qui potrebbe esserci anche
un errore storico, perché le fonti non sono chiare nell’attestare l’origine di
questa dicitura, che si trova in tutti i tribunali italiani ma in effetti,
stando all’archivio legislativo gestito dalla Centro elaborazione dati della
Corte di cassazione, non è prevista da alcuna norma di legge.
Speriamo che in futuro l’opera possa
vedere nuovamente la luce nel formato originale.
E ora, come sempre, un po’ di link:
La pagina ufficiale di Francesco Rubino:
Sull’opera di Francesco Guccini:
Una intervista recente di Guccini sui
fumetti e sulla collaborazione con Rubino:
Sulla vera storia del brigante Bobini:
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