mercoledì 25 novembre 2015

EL GRINGO, l'Ansa e i 60 anni di Rosa Park

È la più autorevole agenzia di stampa italiana, ma ha un nome che sembra un refuso: 


Di questi tempi verrebbe di chiamarla “Ansia” , viste le notizie che si susseguono su attentati terroristici e disgrazie varie.
Ma ieri è comparsa una notizia che ci incoraggia:


La vicenda dell'afroamericana Rosa Park, che diede il via alle leggi antisegregazione negli USA rifiutando di cedere il posto in autobus ad un bianco,  la abbiamo già menzionata qui, presentando il bel saggio di Alessandro Bottero IL RAZZISMO NEI FUMETTI, edito da Nicola Pesce.
Sul riaffiorare del tema del razzismo verso gli afroamericani nei fumetti di Tex abbiamo anche già parlato qui, recensendo l’ultimo “texone”, TEMPESTA SU GALVESTON.
Oggi invece facciamo un recupero di archivio, per il quale ringraziamo il buon S. Pennac, che oltre a gestire un ottimo blog (vedi qui), ci dà ogni tanto qualche generoso suggerimento.
Le tavole che seguono sono tratte da El Gringo, una serie di Max Bunker che lasciamo presentare al suo autore:



Ecco, in un colpo solo, il tema del razzismo; e l’ennesima presentazione di un giudice bieco e corrotto nel fumetto western.












copyright: Max Bunker



Di Max Bunker si parla molto nel catalogo della mostra GIUSTIZIA A STRISCE come autore di Alan Ford, Kriminal e Satanik; in realtà, interessanti scene giudiziarie si trovano in quasi tutte le sue serie; prossimamente contiamo di parlare anche dei suoi più recenti personaggi, l’ultimo dei quali (Pepper Russell) è un pubblico ministero.



I link:
il sito ANSA con la pagina su Rosa Park
La pagina personale di Max Bunker

2 commenti:

  1. Vedendo un fumetto di Bunker senza Magnus, come El Gringo, dell'epoca di Kriminal e Satanik, si capisce bene come l'apporto dei disegni Magnus fosse fondamentale per arrichire storie altrimenti troppo asciutte.

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    1. Storie asciutte? Non saprei. Credo invece che su Bunker sceneggiatore non sia ancora stato fatto uno studio serio e definitivo.
      Il Nostro si è speso e si è sovraesposto con una produzione torrenziale, una attività a 360 gradi (sceneggiatore, editore, traduttore di fumetti; direttore di riviste; regista cinematografico; polemista). Ma della sua tecnica di scrittore si sa poco e, nonostante le tantissime interviste rilasciate,. non si è mai visto un suo soggetto o una sua sceneggiatura riprodotti tal quale. Non si è mai saputo che tipo di autonomia lasciasse e lasci ai disegnatori; e soprattutto non sappiamo che livelli avrebbe raggiunto se avesse deciso di puntare sulla qualità e non solo sulla quantità.

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